La nascita imperfetta delle cose by Guido Tonelli

La nascita imperfetta delle cose by Guido Tonelli

autore:Guido Tonelli [Tonelli, Guido]
La lingua: ita
Format: epub, azw3, mobi
Tags: Nature, General
ISBN: 9788858687482
editore: Bur
pubblicato: 2016-01-11T23:00:00+00:00


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Un compleanno speciale

Un bellissimo regalo

Ginevra, 8 novembre 2011

Sono passate poche settimane dalla fine del run, come chiamiamo il periodo in cui la macchina «corre», cioè funziona, e la gente dell’acceleratore ha stupito tutti. I fisici e gli ingegneri, con un lavoro da certosini, hanno messo a punto così bene Lhc che nelle ultime settimane, in un solo giorno, hanno prodotto un numero di collisioni superiore a quello dell’intero 2010. A partire dall’estate, Lhc ha cominciato a funzionare come un orologio svizzero.

Gli addetti alla macchina, per tutto il 2011, hanno fatto davvero un lavoro fantastico. Ora, in ogni pacchetto, circolano 150 miliardi di protoni e c’è da aver paura perché, con intensità così elevate, il minimo incidente può rivelarsi catastrofico per l’acceleratore.

Per questo tutto è monitorato con grande cura. Le procedure di protezione sono affinate giorno dopo giorno. Ogni indicazione, anche la più insignificante, di un’anomalia nella diagnostica è studiata nei dettagli. Ci sono volute settimane, o meglio mesi, di lavoro continuo, minuzioso, metodico, fatto di piccoli miglioramenti quotidiani, di tentativi prudenti di alzare la luminosità a poco a poco, ma alla fine ce l’abbiamo fatta.

A Steve Myers, per tutto l’anno, ho chiesto 5 fb−1, e lui ha sempre taciuto. Ma alla fine, senza fare annunci o suonare fanfare, ce ne ha dati 6. È l’obiettivo che tutti sognavamo, e infatti nei nostri dati cominciano a fare capolino eventi spettacolari. Sono quelli che aspettavamo da sempre, e si affollano nella regione a bassa massa, la più difficile da esplorare, ma anche la più interessante. Per mesi i ragazzi impegnati nelle analisi hanno raffinato gli strumenti di ricerca, migliorato la risoluzione, aumentato l’efficienza e compreso meglio i processi che contribuiscono al rumore di fondo. Ora possiamo vedere i risultati di questo sforzo straordinario. Conosco uno per uno quei giovani entusiasti che trascinano i gruppi di analisi e non si fermano di fronte a nulla. Mi trovo bene con loro e li incontro quasi ogni giorno.

L’8 novembre è il mio compleanno. C’è una riunione come tante di uno dei gruppi di lavoro dell’Higgs e si presentano gli ultimi risultati. Ed ecco che compare un picco a 125 GeV. Nulla di spettacolare, ma c’è qualcosa. Di per sé, un eccesso di eventi come questo non vorrebbe dire nulla. Ma si trova esattamente nello stesso punto in cui si addensa un piccolo insieme di eventi, rarissimi, fra quelli raccolti da un altro gruppo di analisi.

È lui.

Lo sento. Ne sono sicuro. Alcuni ancora non capiscono. Dev’essere stato così anche per i nostri antenati cacciatori e raccoglitori. Qualcuno intuisce che dietro quel cespuglio c’è la preda. Non si muove nulla, non ci sono rumori, né tracce, ma lui lancia sicuro la freccia e sa che colpirà il bersaglio.

Oggi so di essere stato il primo a sapere che il bosone di Higgs esiste davvero e, quando ci penso, provo una vertigine che rende leggeri. L’abbiamo cercato per anni, e molti dubitavano della sua esistenza. Ma alla fine era proprio lì, nel posto più ovvio. Stava nascosto pensando di



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